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SINGLE MALT SCOTCH whisky
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BOURBON whiskey
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JAPANESE whisky
Conoscere lo scotch whisky
Le regioni e le distillerie della Scozia
[ scheda]
Come nasce lo scotch whisky
[prossima pubblicazone]
Degustare un Single Malt scotch whisky
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INFO e ACQUISTI Scotch Whisky
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I Single Malt Scotch Whisky
Il single malt è il più antico distillato prodotto in Scozia, la sua data di nascita ufficiale è l'8 Agosto 1494, mentre il documento più datato che parla di whisky si riferisce a una partita d'orzo consegnata a frate John Cor per produrre acquavite. La parola latina "aqua vitae" venne tradotta in gaelico "uisge beatha" arrivando poi per deformazione fonetica all'odierna parola "whisky".
I single malt scotch whisky sono prodotti esclusivamente da orzo maltato proveniente da una sola distilleria, senza essere miscelato ad altri whisky. Ogni distilleria vanta il suo stile che dipende dagli ingredienti utilizzati, dalle tecniche di produzione ed invecchiamento, ed ogni single malt è caratterizzato da note di gusto predominanti che dipendono dalla regione scozzese di provenienza (vedi specifica nei riquadro successivo).
I single malt scotch whisky hanno sapori e aromi diversi a seconda della Regione scozzese di provenienza.
Per sapere dove nascono i Single Malts e quali gusti hanno clicca qui o sui riquadri sottostanti
ISLANDS - Islay, Arran, Isle of Orkney, Jura, Mull, Skye, Campbeltown
CAMPBELLTOWN
Single Grain Scotch Whisky
I single grain scotch whisky sono ottenuti dal grano e vengono distillati con un sistema di distillazione continua a colonna. Le selezioni migliori sono invecchiate ed affinate per decenni, fino a diventare eccellenti whisky che nulla hanno da invidiare ai migliori single malts.:
Blended Scotch Whisky
I blended scotch whisky sono ottenuti dalla combinazione di più whisky di malto provenienti da diverse distillerie oppure dalla combinazione di whisky di malto e di grano:
Selezione Johnnie Walker scotch whisky
il blended scozzese più venduto nel mondo
Jameson's Distillery
Irish Whiskey
Gli Irish whisky sono distillati di provenienza irlandese:
Bourbon Jack Daniel's Riserva Frank Sinatra
Bourbons & Rye Whisky
Distillati provenienti da Stati Uniti e Canada.
Canadian Whisky
Whisky Giapponesi
Simile all'omonino distillato proveniente dalla Scozia, viene prodotto seguendo fedelmente le regole disposte dal disciplinare scozzese. La produzione su larga scala di questo distillato si deve all'impegno di un farmacista giapponese Shinjiro Torii e al suo collaboratore Masataka Taketsuru (considerato il vero padre dei whisky giapponesi).
Masataka Taketsuru
Fino agli inizi di questo secolo, il distillato erano destinato unicamente al mercato domestico in quanto non reputato idoneo a confrontarsi con l'originale scozzese, poi grazie al conseguimento dell'importantissimo premio "Best of the Best" ai Whisky Magazine's Awards ha attirato l'attenzione degli appassionati internazionali. I premi ottenuti da allora si sono moltiplicati, tant'è che in diverse occasioni questi distillati giapponesi hanno superato gli originari scozzesi.
Negli anni recenti la richiesta di whisky giapponese è letteralmente esplosa e per soddisfare la richiesta dei mercati internazionali accanto alla pioniera distilleria di Yoichi nel nord di Hokkaido (costruita appositamente in luogo per il clima e per i terreni abbastanza simili agli scozzesi) sono sorte molte altre distillerie, come la distilleria Yamazaki e Hakushu (proprietà Suntory), Miyagikyo/Sendai (propr. Nikka), Fuji Gotemba (prop. Kirin), Karuizawa (propr. Mercian/Kirin), Shinshu (propr. Hombo), Distilleria White Oak (propr. Eigashima Shuzou).
Di seguito la nostra selezione di whisky giapponesi:
Distilleria Yamazaky Suntory - Giappone
Alambicchi e botti di quercia giapponese - Distilleria Yamazaky Suntory
mappa Distillerie whisky giapponesi
Liquori a base di whisky
Prezzi e disponibilità da richiedere in enoteca.
Per contatti tramite email scrivete a enoteca@vinicolarotondi.it
oppure telefonateci al numero 02/66.84.293
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Wilson & Morgan Barrel Selection - Collector's Edition
Port Ellen 30 anni (1982/2012)
Bunnahabhain 38 anni (1973/2012) Sherry Wood
Glen Livet 36 anni (1975/2012) Sherry Wood
Caol Ila 27 anni (1983/2011)
Una selezione superiore dedicata ai single malt più rari e memorabili. Whisky vecchi anche fino a 50 anni, irripetibili, talvolta provenienti da distillerie ormai perdute: il meglio del meglio. Rarissime gemme da degustare con riverenza prima che siano perdute per sempre nelle nebbie del tempo e da conservare gelosamente. Edizioni limitatissime da botte singola, sempre a gradazione piena, in bottiglie numerate al laser come garanzia di autenticità, confezionate in lussuosi cofanetti in legno, da collezionare o regalare a veri appassionati e intenditori.
Wilson & Morgan
Classic Barrel Selection
Un’ideale introduzione al mondo dei single malt artigianali, alla scoperta dei diversi stili regionali, del gusto genuino della tradizione e dell’atmosfera della vera Scozia, in una gamma base, dal costo accessibile, con invecchiamenti compresi fra i 10 e i 18 anni. Tutte le espressioni di questa selezione sono imbottigliate senza filtraggio a freddo, né aggiunta di coloranti, con gradazioni fra 46% e 50%. Alcune di esse sono sottoposte ad un'ffinamento in botti di Sherry, Porto o Marsala per esaltarne gli aromi ed offrire, per ogni annata, una selezione variegata e stimolante.
Glossario per comprendere le caratteristiche dei whisky
ISLANDS, ISLAY, SPEYSIDE, HIGHLANDS, LOWLANDS, CAMPBELTOWN: i luoghi di origine e le distillerie dello SCOTCH WHISKY
Whisky
brevi cenni informativi sul distillato anglosassone per eccellenza
- video -
Si tratta di una bevanda alcolica, ottenuto dalla distillazione di vari cereali ed invecchiato in botti di legno di quercia, cioè il rovere. I cereali utilizzati (l'orzo per la maggior parte) vengono fatti germinare e trasformati in malto. La terminologia "whisky" deriva dalla modifica inglese del gaelico "uisge beatha", che significa "acqua vite". I whisky più rinomati sono quelli scozzesi, dove si producono due categorie di acqueviti diverse: whisky di malto ricavato dalla distillazione di solo orzo (operata solitamente con alambicco discontinuo) e il blended whisky ottenuto dalla miscelazione di whisky di cereali (distillato con alambicco continuo) con whisky di malto. Accordi internazionali riservano l'utilizzo del termine Scotch whisky solo a quelli prodotti in Scozia, obbligando i produttori di altre regioni, che utilizzano lo stesso stile di produzione, a dotarsi di nomi differenti. Analoghe convenzioni sono utilizzate nei confronti di Irish whiskey e Canadian whiskey.
Il single malt whisky:
è il più antico. Viene prodotto da singole distillerie ed imbottigliato come tale. Gli ingredienti utilizzati sono orzo maltato puro, acqua e lieviti. L'orzo in molti casi viene affumicato con fuoco di torba durante la fase finale del maltaggio. L'intensità del fumo rende il whisky più o meno torbato. Si utilizzano esclusivamente alambicchi tradizionali (metodo discontinuo) con duplice distillazione. Una sola distilleria, la Auchentoshan, distilla tre volte il proprio prodotto di malto scozzese. Generalmente, è indicata l'età minima di invecchiamento in barili di rovere usati in etichetta.
Blended scotch whisky:
il 95% del whisky di malto prodotto nelle 116 distillerie esistenti in Scozia è destinato al blending, soltanto la restante parte viene commercializzata come single malt whisky. Molti definiscono il blending un'arte, in effetti in questa fase l'uomo assume il ruolo di protagonista, scegliendo i malti che devono entrare a far parte della miscela e stabilendo per ciascuno di essi la giusta quantità. Un blended whisky non nasce tra l'incontro di un malto e di un distillato di cereali, ma dal matrimonio di diversi single malt whisky (da quindici fino a quaranta) con uno o più whisky di cereali. La scelta dei malti, del loro numero e della loro dose sta tutta al fiuto del master blender, il maestro addetto alla miscelazione. Se nel blending la quantità di whisky di malto impiegata supera il 40%, il distillato viene classificato come super premium; se invece tale dose si aggira tra il 30% e il 40 %, il whisky è un premium. Il whisky classificato come special, contiene una dose di malto che non supera il 30%. Ci sono poi dei whisky chiamati first and second category, venduti normalmente nei supermercati, le cui percentuali di malto non superano rispettivamente il 20% e il 10%.
Irish whiskey:
si ottiene con gli stessi ingredienti dello scotch whisky, ma si differenzia per la triplice distillazione, una in più rispetto allo scozzese. Si producono blended (miscela di distillati di vari cereali) e single malt (ottenuti da solo orzo maltato). Una ulteriore differenza tra l'Irish lo Scotch whisky si può identificare nel processo di maltaggio (malting) in quanto i forni per l'essiccazione a torba in Irlanda sono tendenzialmente "chiusi" e cioè non lasciano passare il fumo prodotto dalla torba. Viene a volte utilizzata antracite, che, contenendo pochi materiali volatili, non produce fumo. Inoltre, il cereale di base viene solo schiacciato e non macinato e al termine dell'infusione il mosto viene fatto passare attraverso le bucce del cereale che nel frattempo sono precipitate sul fondo del tino, acquistandone il gusto. La distillazione avviene solo in alambicchi tradizionali, ma di grandi dimensioni, fino a 750 ettolitri. È inoltre più spinta e il whiskey, prima di essere miscelato con acqua, arriva a 86 gradi alcolici. Viene per legge fatto invecchiare almeno 5 anni (anzichè i 3 di base degli scozzesi), ma i migliori arrivano a dieci e quindici, perlopiù in botti già usate per l'invecchiamento di Sherry. Anche se da qualche anno esistono Irish whiskey blended, il vero whiskey irlandese è puro, colorato al caramello e allungato con acqua distillata sino a raggiungere i 40 gradi alcolici. Gli irish whiskey sono quindi caratterizzati da un gusto più dolce e morbido rispetto a quelli scozzesi e subiscono cambiamenti di aroma molto meno marcati durante l'invecchiamento. Spesso sono più invecchiati e vengono utilizzati per la produzione di un tipico liquore irlandese di sapore dolce chiamato Irish Mist (miscela di miele, erbe e altri liquori).
Bourbon whiskey:
è un termine con il quale si identifica il whiskey prodotto negli Stati Uniti per fermentazione e distillazione di grano, segale e malto d'orzo e che deve il nome alla contea omonima del Kentucky, dove storicamente ne fu iniziata la produzione.
Rye whiskey:
è una varietà di whiskey statunitense. La base del rye whiskey negli Stati Uniti d'America è costituita per legge per almeno il 51% da segale (in inglese rye appunto) con aggiunta di altri cereali, mentre in altri paesi, come ad esempio il Canada, il rye whiskey può essere prodotto senza impiego di segale. Si presenta di colore biondo pallido con gradazione alcolica del 43%. Era particolarmente diffuso negli stati della Pennsylvania e Maryland, ma dopo il proibizionismo la sua produzione calò drasticamente diventando un prodotto di nicchia.
Presenta gusto ed aroma grezzi e crudi ed è tra i più economici. Viene utilizzato come ingrediente principale per la preparazione del cocktail Manhattan. Si presta ad un invecchiamento molto modesto in fusti nuovi e bruciati internamente.
Canadian whiskey:
il classico metodo di produzione del Canadian whisky è la distillazione separata di un distillato composto da segale e altri cereali in alambicco tradizionale o distillatore continuo unito poi, ad un distillato ad alta gradazione, prodotto con metodo continuo utilizzando frumento o mais. Il blending può avvenire con molte qualità di whisky. Invecchia in barili vecchi e nuovi.
Whisky o Whiskey, quale la differenza?
I whiskey di malto irlandesi ed il whisky di malto scozzese condividono una lunga storia e percio' presentano parecchie somiglianze nel processo di produzione. Tuttavia, oltre che per l'inserimento di una "e" nel termine whiskey, essi differiscono per almeno altri due aspetti importanti:
LE FASI DI PRODUZIONE
Malting, ovvero la produzione del malto
L'orzo, di prima qualità, viene prima macerato in acqua e poi steso su speciali pavimenti a germinare. Viene poi voltato con regolarità, per prevenire il surriscaldamento. La tradizione prevede che questo compito sia eseguito in un edificio vicino alla fornace e rivoltando l'orzo nell'aria con pale di legno. Durante questo processo si creano nuovi enzimi che, al momento dell'infusione, trasformano l'amido in zuccheri. Dopo un periodo che può variare dai sei ai sette giorni, l'orzo, chiamato ora malto verde, viene messo ad essiccare in una fornace. Il calore arresta la germinazione e il fumo prodotto conferisce il suo tipico aroma.
Mashing, l'infusione.
Il malto essiccato viene macerato e trasformato in una sorta di farina grossolana; successivamente viene miscelato con acqua a 67 gradi, mentre viene versato nel tino di infusione. La purezza dell'acqua scozzese e le sue particolari caratteristiche sono di grande importanza. Per tale motivo, le distillerie sorgono sempre in prossimità di fonti, di cui utilizzano le acque. Questa miscela viene poi rimescolata facilitando così la trasformazione degli amidi in zuccheri. Dopo l'infusione, al liquido zuccheroso prodotto viene dato il nome di mosto (worth). L'orzo ormai esaurito viene trasformato in mangime per il bestiame.
La fermentazione
Il mosto raffreddato a 20 gradi viene pompato in grandi recipienti di fermentazione dove viene aggiunto lievito. Inizia così il processo di fermentazione. Il lievito si nutre degli zuccheri trasformandoli in alcool e produce piccole quantità di altri composti che contribuiscono ad aromatizzare il distillato. Durante il processo di lievitazione viene generata una grande quantità di anidride carbonica e il mosto fermentato ribolle producendo moltissima schiuma, che pale rotanti rimescolano per evitare il traboccamento. Dopo circa due giorni, la fermentazione è esaurita e il mosto fermentato contiene dal 7 al 9 % di alcool in volume.
Distillazione, passaggio in alambicco
La forma dell'alambicco influisce sul carattere del whisky di malto e ogni distilleria mantiene il modello dei propri alambicchi immutato nel corso degli anni. Durante la distillazione, l'alambicco viene riscaldato fino a 86 gradi centigradi. L'alcool e gli altri composti evaporano e, passando attraverso il collo dell'alambicco, raggiungono un condensatore o una grande serpentina di rame, immersa in acqua corrente fredda, dove il vapore si ricondensa in liquido. Per prassi, il mosto fermentato viene distillato 2 volte in Scozia e 3 volte in Irlanda. La prima distillazione avviene in alambicco, dove l'alcool viene separato dall'acqua, dal lievito e dal residuo liquido (la cui componente solida verrà reciclata come mangime). Il primo distillato, che contiene circa il 20% di alcool in volume, passa poi in un altro alambicco, per la seconda distillazione. I composti più volatili (che evaporano per primi) insieme all'ultima parte del prodotto distillato (costituita di composti più oleosi) vengono mescolati ai low wines della partita successiva e distillati nuovamente. Solo la porzione mediana, che contiene circa il 68% di alcool in volume, viene raccolta in un recipiente di sicurezza. Il nuovo distillato, incolore e ad alta gradazione alcoolica (ridotta per l'invecchiamento al 63% di alcool in volume) viene messo in barili di rovere, pronto per invecchiare.
Maturazione o invecchiamento.
Durante l'invecchiamento lo scotch whisky diviene più morbido e profumato e prende il colore del legno della botte. Una parte di alcool si trasforma in esteri e in altri complessi composti che accrescono le caratteristiche distintive di ogni whisky. Per legge tutti i whisky devono essere invecchiati per almeno tre anni, ma la maggior parte dei whisky di puro malto viene lasciata nelle botti per otto, dodici o anche quindici anni. Ogni anno dell'invecchiamento circa il 2% del whisky contenuto in ogni botte evapora; questa percentuale è chiamata the "spirit of angels". Il clima è fondamentale nel determinare le caratteristiche del whisky, che è influenzato in modo differente a seconda della locazione dei magazzini di invecchiamento, se questi sono edificati sulle coste o sulle isole lo scotch whisky, durante l'invecchiamento in barile, sarà influenzato dal salmastro marino. Diversamente, quello che matura nello Speyside, nelle Highlands, ha caratteristiche acquisite dall'aria pura e ricca di odori di terra, mentre il clima più mite delle Lowlands contribuisce alla creazione di whisky da sapori più delicati. A differenza del vino, il whisky non subisce un ulteriore invecchiamento una volta imbottigliato.
Le Barrels.
Sono le botti per l'invecchiamento, sono in legno di quercia, cioè in rovere, solitamente dell'età di 80/100 anni. Ne esistono di due tipi: in rovere europeo (spagnolo) o in rovere americano. Il risultato finale della maturazione in botte dipende dal tipo di legno utilizzato, ma soprattutto da ciò che era stato contenuto nella botte. Quasi tutte le botti utilizzate per la produzione di whisky erano state precedentemente impiegate anche per la produzione di bourbon, sherry, madera o porto ed emanano quindi gli aromi derivanti da questi liquori. Un barile che ha contenuto bourbon whiskey donerà al single malt, durante la sua permanenza nel barile, un colore dorato, carico di aromi e gusti dolci tipici del mais (il principale ingrediente nella produzione del whiskey americano). Un barile spagnolo invece, porterà ad un colore più marcato, ambrato, nonchè aromi e gusti particolarmente persistenti, ricchi e caramellati. La velocità di maturazione dipende molto dalle dimensioni delle botti; in genere minore è la dimensione, maggiore sarà la velocità di maturazione. Tuttavia, non tutti i malti si comportano allo stesso modo: quelli delle Highlands o di Islay maturano più lentamente e sono più longevi, al contrario i Lowland e i Campbeltown si evolvono più rapidamente.
Imbottigliamento e filtratura
Terminato il periodo di maturazione, lo scotch whisky è solitamente allungato con acqua per portare la sua gradazione alcolica a 40/45 gradi, per poi essere imbottigliato. In alcuni casi, viene commercializzato senza diluizione a una gradazione generalmente superiore ai 50 gradi, in questo caso la bottiglia porta la dicitura "cask strenght" o "cask proof". Il processo di diluizione è direttamente collegato al processo di filtratura a freddo (chill filtration). L'abbassamento della gradazione senza filtraggio a freddo produce un distillato più torbido, anche a causa della glicerina. Il limite di gradazione sotto il quale viene fatto filtraggio a freddo è di 46°. Il filtraggio è comunque un processo abbastanza invasivo che toglie sostanze ed aromi allo scotch whisky.
Come degustarlo? Ecco qualche consiglio
L'acqua, è il principale elemento che esalta il sapore dello scotch whisky. Il gusto del distillato cambia sostanzialmente con l’aggiunta di acqua, se si prova prima puro e poi diluito, si percepisce la differenza. L’acqua deve essere la più neutra possibile e va bevuta prima, dopo, oppure insieme allo scotch whisky e serve a rompere i legami chimici interni e liberare quegli aromi imprigionati nel distillato. Si può arrivare a diluire il whisky fino ad un massimo di 1/5 di acqua. Si provi a bere un sorso di acqua fredda, tenendola sulla punta della lingua e bere poi un sorso di whisky, si esalteranno principalmente i sapori dolci e caramellati contenuti in alcuni Single. Questa accortezza permette, soprattutto nei primi sorsi, di non rimanere “storditi” dall'alta gradazione alcolica. Si raccomanda di annusare sempre prima di ogni sorsata, ciò sensibilizza il cervello a recepire gli stimoli gustativi della lingua e del palato, permettendo di apprezzare a pieno tutte le sfumature e i profumi del whisky (la nostra capacità olfattiva diminuisce moltissimo a seguito dell’assuefazione: dopo qualche secondo, l’intensità percepita decade in maniera nettissima, bisogna pertanto annusare in modo breve e ripetuto).
Cioccolato o formaggio, ottimi abbinamenti per esaltarne il sapore. Gli accostamenti con il cioccolato amaro o, in alternativa, con del formaggio “duro” (sconsigliati quelli troppo invecchiati o saporiti) hanno la funzione di ripulire il palato dai sapori fuorvianti della cena o dall’assaggio di un altro whisky.
Il bicchiere più adatto ad esalterne il gusto, è senza dubbio quello a forma di "tulipano", col gambo corto, della capacità di un terzo di pinta (0,189 litri). In Scozio è chiamato “pony” o “drum”. Deve essere ovviamente trasparente per poter osservare attentamente il colore del distillato (più è bruno e scuro più è invecchiato) e le "occhiate" sul bordo (indice di oleosità e quindi di corposità). Contrariamente a quanto si vede nei film, il classico bicchiere largo “tumbler”, magari riempito di ghiaccio, è sconsigliato per gli scotch, può essere invece adatto a sorseggiare i Bourbon, i Tennessee whiskey o i Blended commerciali. Il ghiaccio non va utilizzato dato che ha la tendenza a “chiudere” gli aromi ed, essendo solitamente fatto con l’acqua del rubinetto, sciogliendosi rilascia cloro, rovinando completamente il gusto del distillato. Alcuni intenditori tra una sorsata a l’altra coprono il bicchiere con dei vetrini o più semplicemente con pezzi di carta, il sapore del whisky cambia infatti se esposto all’aria. Se si effettuano esami comparativi di più whisky, la quantità nei diversi bicchieri deve essere il più uniforme possibile, un livello più alto degli altri penalizzerà la concentrazione delle sostanze volatili, un livello più basso la faciliterà, creando differenti sensazioni di gusto.
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e sui loro Single Malts scotch whisky.
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Il nostro esperto Signor Brando
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Enoteca liquoreria VINICOLA ROTONDI
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Linee Telefoniche: 02/66.84.293 - 02/66.80.46.52
Apertura: da Lunedì a Sabato
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